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lunedì 4 marzo 2019
La disfunzione della postura è riconosciuta come una malattia
«La disfunzione posturale sarà presto definita una patologia a tutti gli effetti, perché è alla base di una serie di disturbi che vanno dal mal di schiena al mal di testa e può essere causata persino da una cattiva occlusione dei denti».
Lo ha annunciato, nel corso del congresso internazionale di Posturologia clinica a Roma, il professor Fabio Di Carlo, odontoiatra, docente all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti e membro del tavolo tecnico istituito dal ministero della Salute per definire le linee guida nazionali su misurazione e classificazione della postura.
«Un problema molto spesso sottovalutato – sottolinea Di Carlo - ma che è padre di molte alterazioni dolorose e fastidiose che peggiorano la qualità della vita e portano a complicazioni, generando peraltro una spesa considerevole per il Servizio sanitario nazionale». «Le disfunzioni posturali si possono anche prevenire: per questo abbiamo messo a disposizione dei cittadini la nostra professionalità, esperienza e le nostre apparecchiatura» ha sottolineato nel suo intervento il dottor Piero Galasso, direttore scientifico Diasu Sa.Ni Corporate che giovedì 7 marzo aprirà le porte della sua sede di Roma per un giorno a chi vorrà sottoporsi a test gratuiti della postura (prenotando al numero 06-8537141).
«Esaminando il modo di camminare del paziente con la baropodometria elettronica, attraverso sofisticati macchinari come pedane e scanner che utilizzano la tecnologia 3D, siamo in grado di individuare con grande precisione l’origine dei disturbi e programmare un piano terapeutico individuale». Altro capitolo interessante riguarda i problemi della masticazione: «Anche se sembra strano, una scorretta postura può derivare da una cattiva occlusione della mandibola, a causa di denti che sono cresciuti male – precisa Di Carlo – dal momento che la testa è legata al collo e alla colonna vertebrale». Fondamentale quindi sarà «il ruolo dei pediatri nell’intercettare precocemente le alterazioni riferibili alla patologia e informarne i genitori».
Secondo uno studio del ministero della Salute realizzato nel 2018, i disturbi più frequenti dovuti a posizioni sbagliate sono: mal di schiena nel 61% dei casi, mal di testa (55%), tensione o dolore alle spalle (49%), dolore al collo (47%). Da non dimenticare poi che il mal di schiena è la ragione principale di ricorso alle visite dal medico di famiglia, senza contare che in Italia l’assenteismo sul lavoro dovuto a problemi posturali costa più di 3 miliardi di euro l’anno. Il tavolo tecnico che ha stilato le raccomandazioni sul trattamento della disfunzione posturale, studiando il problema dal 2017 a oggi, è composto da 22 professionisti e ricercatori. Il documento prodotto è stato approvato dal Consiglio Superiore di Sanità e contiene precisi protocolli terapeutici per gli specialisti: dagli ortopedici ai pediatri, dagli odontoiatri agli oculisti, dai neurologi ai fisiatri.
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